The Killers: Benvenuti nella morbida Macchina... 'È una bellezza'

Pressure Machine è un sottoprodotto della pandemia. Sbocciava nella quiete del mondo che si fermava. Non è 'tutte ballate, niente bangers', ma è vicino.



Brandon Flowers racconta storie della sua città natale di Nephi, nello Utah, in canzoni che sarebbero state 'soffocate dal rumore dei tipici dischi dei Killers'.

L'inizio lento e inquietante di West Hills vede il personaggio principale arrestato dallo sceriffo per possedere abbastanza 'eroina hillbilly' - antidolorifici prescritti - 'per uccidere i cavalli che corrono liberi nelle colline occidentali'. Sara Watkins' il violino lamentoso aggiunge malinconia all'accordo minore.

Quiet Town racconta di una giovane coppia uccisa tragicamente da un treno del Pacifico occidentale. Il ritornello è meno Mr Brightside e più Mr Springsteen. 'Camminerò con i morti e i vivi', canta Brandon in questa canzone dal ritmo mediocre.

Runaway Horses, una delicata fetta di Americana co-interpretata da Phoebe Bridgers, parla di una ragazza di provincia che mette i suoi sogni in ghiaccio.



Ci sono lacrime qui ma nessun ghigno. 'Non c'è niente di sbagliato nella classe operaia', canta. Le sue comunità sono 'Sale della terra, gente laboriosa... che si appoggia a Gesù'.

Tendenza

Ma nella toccante ballata di chiusura, The Getting By, Mormon-raised Flowers sembra disincantato dalla religione e dalla promessa di dimore nell'aldilà - 'quando alzo lo sguardo vedo solo il cielo'.

In The Car Outside, scritto in collaborazione con il chitarrista Dave Keuning e il produttore Jonathan Rado, prende il ritmo e Flowers colpisce note degne di Roy Orbison sulla sbarazzina title track.

È una bellezza.